domenica 9 gennaio 2011

I HAVE A DREAM

I HAVE A DREAM - IO HO UN SOGNO
traduzione in italiano di un discorso pubblico di Martin Luther King, tenutosi a Washington in difesa della dignità del popolo afroamericano il 28 agosto 1963.

Io sogno che un giorno
gli uomini si solleveranno
e capiranno che sono fatti
per vivere da fratelli…
Sogno che un giorno
la guerra cesserà
e gli uomini trasformeranno
le loro spade in aratri,
le lance in falci;
le nazioni non si scaglieranno
più le une contro le altre
e non progetteranno più la guerra.
Sarà un giorno meraviglioso quello!
Le stelle del mattino canteranno insieme
e i figli di Dio grideranno di gioia!

[caption id="" align="alignnone" width="331" caption="Martin Luther King"][/caption]

Martin Luther King
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali" »
(Martin Luther King, 28 agosto 1963, Washington, discorso al Lincoln Memorial durante la marcia per lavoro e libertà)

Martin Luther King Jr. (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968) è stato un politico, attivista e pastore protestante statunitense, leader dei diritti civili. È stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età di soli trentacinque anni.

Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader del pacifismo della cui opera King è stato un appassionato studioso, ed a Richard Gregg, primo americano a teorizzare organicamente la lotta nonviolenta.

L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, e in Strength to love (La forza di amare) che costituiscono un'appassionata enunciazione della sua indomabile crociata per la giustizia.

Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, "redentore dalla faccia nera", Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuta nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l'ottimismo creativo dell'amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta preferita da altri gruppi di colore, come ad esempio, i seguaci di Malcolm X.





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