giovedì 13 gennaio 2011

WUSHIDAO & BUSHIDO: la Via del Guerriero

La via del guerriero è lo stile di vita dell'uomo pienamente determinato verso uno scopo oppure semplicemente nel dare continuo lustro ai principi etici a cui fa riferimento, che nella cultura samuraica giapponese è in particolare rappresentato dalla lealtà della classe dei Samurai verso il paese, verso lo Shōgun e verso il Tennō.
Questo stile di vita in Occidente viene usulamente chiamato Bushidō.




Ma la via del guerriero giapponese, in realtà prende spunto dallo stesso sostrato culturale del Wude, dall'etica del guerriero cinese che nella pratica quotidiana prende il nome di Wǔshidao, che altro non è se non la parola originaria da cui deriva quella giapponese e più famosa di Bushidō.

Wushidao e Bushidō rappresentano quindi la stessa cosa, anche perchè la loro traduzione in italiano significa letteralmente disciplina marziale/etica militare (Wu e Bu) ed il concetto di essere (Shì e Shi), che insieme significano guerriero combattente (Wushì e Bushi), che aggiunte alla complessa significazione di via/condotta/sentiero (Dao e Dō), vanno a tradursi in italiano con 'la Via del Guerriero'.

L'etica di base è molto simile, in quanto fanno riferimento alle antiche radici culturali siniche, ma mentre in Cina si esprime in particolare nella pratica del Wude, in Giappone si esprime particolarmente nel Budō.

Queste differenze nascono da una distinzione confuciana fondamentale che vede la cultura cinese che predilige il Wen 文 (la letteratura, la sapienza, le arti, la cultura), mentre la cultura giapponese predilige il Wu 武(l'autodisciplina, la marzialità, l'austerità, il vuoto). [Nella trascrizione giapponese il Wu cinese viene tradotto con Bu. NdA]

Questa è soltanto una visione di insieme che, con molta superficialità, cavalca secoli di storia e civiltà dell'estremo oriente su cui ci sarebbe molto ancora da dire, in quanto moltissime sarebbero le differenze antropologiche.

Qui sotto vi lascio uno scritto 'anonimo giapponese' risalente al 1300 ca. usualmente denominato Il Credo del Samurai.

Buona lettura.

Vincenzo Di Maio



Non ho genitori, il Cielo e la Terra sono i miei genitori.
Non ho dimora, il DanTian e' la mia dimora.
Non ho potere divino, la lealtà è il mio potere divino.
Non ho mezzi, la disciplina è il mio mezzo.
Non ho poteri magici, la forza interiore sono i miei poteri magici.
Non ho vita e non ho morte, l'eternità del respiro è la mia vita e la mia morte.
Non ho corpo, la forza è il mio corpo.
Non ho occhi, il bagliore del fulmine sono i miei occhi.
Non ho orecchie, la sensibilità sono le mie orecchie.
Non ho membra, la velocità sono le mie membra.
Non ho miracoli, l'esistere è il mio miracolo.
Non ho talento, la prontezza della mente è il mio talento.
Non ho principi, l'adattamento è il mio principio.
Non ho leggi, la mia difesa è la mia legge.
Non ho strategia, costruire e distruggere è la mia strategia.
Non ho tattiche, il vuoto e il pieno è la mia tattica.
Non ho disegni, l'opportunità è il mio disegno.
Non ho castello, la fermezza della mente è il mio castello.
Non ho corazza, la buona volontà è la mia armatura.
Non ho amici, la purezza della mente è il mio amico.
Non ho nemici, l'imprudenza è il mio nemico.
Non ho spada, il vuoto della mente è la mia spada.

  

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